Per anni, quando dicevo di non trovarmi bene in quegli ambienti,
mi è stato fatto credere che ero sbagliato io,
o per lo meno che c'era qualcosa in me che non andava.
E a forza di ricevere sempre la stessa risposta,
alla fine ho finito per crederci anch'io.
Così mi sono detto che avrei dovuto cambiare idea
e farmi piacere quello che, in realtà, detestavo.
Ho continuato così per anni, portando avanti una routine che non sentivo mia.
Nel profondo, sapevo di non appartenere a quel mondo.
Il mio corpo me lo urlava,
ma nessuno sembrava dargli ascolto.
Nemmeno io.
In realtà, non sono mai stato davvero fermo.
Parallelamente al mio lavoro nel pubblico,
ho sempre coltivato le mie passioni:
l’arte, la scrittura, la creatività.
Sono state la mia ancora nei momenti più bui.
Ci ho creduto, anche se mi era stato detto che
non mi avrebbero mai dato da vivere,
e che là fuori, c'erano persone più brave di me.
Quindi, pur sapendo di poterci provare,
non osavo fare quel passo.
Il dubbio di non essere abbastanza capace
mi bloccava.
Mi ci è voluto un esaurimento nervoso per capire che
dovevo fermarmi davvero.
Rallentare.
Allontanarmi da stress, responsabilità e ambienti tossici.
Così ho chiesto una riduzione dell’orario di lavoro,
per avere più tempo per me stesso e per ciò che amavo.
Intuivo che, se fatto con intenzione,
tutto questo avrebbe potuto anche generare un ritorno economico.
Con tre giorni in ufficio e quattro a casa,
la mia vita ha cominciato a cambiare.
Ho riconquistato tempo, spazio e silenzio.
E con essi, la mia visione.
Ora toccava a me
trovare il modo di rendere tutto questo sostenibile.
Così ho iniziato a cercare.
Ed è stato così che ho incontrato, quasi per caso,
il mondo del network marketing.
Un universo nuovo,
fatto di persone che avevano sogni, obiettivi, visione.
Un ambiente stimolante,
dove ci si forma, ci si incoraggia, si condividono traguardi.
Per la prima volta mi sono sentito "a casa".
In quel mondo ci sono rimasto quasi due anni.
Due anni intensi,
fatti di impegno quotidiano,
di crescita personale,
di corsi su comunicazione e marketing.
Ho acquisito nuove abitudini.
E, soprattutto, una mentalità nuova.
Quell’esperienza è stata il trampolino di lancio
per ciò che sto costruendo oggi.
Per un po' mi sono sentito sospeso tra due mondi.
Quello a cui appartenevo e quello oltre la siepe.
Perché, una volta che scopri che la libertà esiste,
chi ha più voglia di restare in gabbia?
Tutto cambia.
Le persone, gli ambienti, le energie.
Ma non è il mondo fuori a essere diverso.
Sei tu che sei cambiato.
E con te cambia la tua visione,
i tuoi desideri,
le tue scelte.
Scoprire che i sogni esistono
ed è bellissimo.
Ma lo è ancora di più sapere che puoi realizzarli,
se lo desideri davvero.
Oggi,
quei giorni di smarrimento li guardo con tenerezza.
Perché oggi so chi sono.
Chi voglio essere.
E dove voglio arrivare.
E tu, hai mai sentito il bisogno di cambiare tutto?
Raccontamelo nei commenti, se ti va.