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Sitcom Smile
Questa pagina raccoglie episodi comici, reali o surreali.
⭐⭐⭐⭐⭐
📌 "Qui trovi solo una selezione delle mie sitcom preferite.
La serie completa, sempre aggiornata, è disponibile anche su Substack e Pinterest, dove puoi seguirle giorno dopo giorno, tra risate, intuizioni… e un pizzico di follia quotidiana."
⭐⭐⭐
7:30 A.M.
L'ufficio è ancora sospeso tra sonno e rassegnazione.
e qualcuno ha già dimenticato la password per accendere il PC.
Niente di nuovo.
No, non è un merlo. E nemmeno un usignolo,
E’ Totonno.
Il collega fischiettante. Una presenza costante,
come l'umidità nei muri o la carta inceppata nella stampante.
Fischia per tutto: quando accende il PC, quando si alza dalla sedia, quando stampa, quando... respira. Un fischio ogni 3 respiri.
La sua personale playlist. Senza pausa. Senza senso.
Sembra uscita da scuola moderna tra fotocopiatrici e registri digitali.
Sta per varcare la soglia dell'ufficio e si blocca all’istante.
Intercetta il fischio. Si guarda intorno..
Semplicemente... scompare nel nulla sonoro. Silenzio improvviso. Il fischio svanisce. Il silenzio prende corpo.
— "Beh... magari per l’arrivo della primavera, eh?"
E lì, in quell’attimo di assurda sospensione, con una grazia che solo l’ironia sa dare, alzo lo sguardo e dico:
— "Ma qui gli uccellini cinguettano non solo in primavera, vero Totonno?"
Marilù ride. Totonno non pervenuto.
🐣🐣🐣🐣🐣
Ore 10:02.
Il corridoio profuma di silenzi stirati e reverenza forzata.
La macchina del caffè è in pausa meditativa.
Il registro elettronico simula un blackout.
E Totonno... finge di svenire dietro il distributore.
Poi accade.
TAC. TAC. TAC.
Eccoli. I famigerati tacchi 12.
Non servono campanelli. Non servono avvisi.
Lei è arrivata!!
Sotto il segno dell’acquario
Gabrielle entra in scena
insegnante di lettere, ma Vicepreside per investitura divina.
Più che acqua, sputa fuoco..
La sua entrata è un evento.
Acconciatura perfetta, camminata da passerella, completi coordinati,
la gonna che sfida le leggi della fisica e della decenza.
Dietro ogni suo passo, lo sguardo rapito e bave annesse del Dirigente,
sotto il segno dell’Ariete. Cervello: opzionale.
Lui, ufficialmente a capo della scuola.
Lei, ufficiosamente a capo di tutto.
— “La stampante non va.”
— “Gabrielle lo sa.”
— “La caldaia perde.”
— “Chiedi a Gabrielle.”
— “Manca il toner, l’aria, la voglia di vivere…”
— “Gabrielle ha detto no.”
Gabrielle? Non alza mai la voce. Le basta lo sguardo
a delegare.
Una smorfia. Un battito di ciglia.
E qualche valletto si alza e corre.
Persino le fotocopiatrici si mettono sull’attenti.
Non sa nulla di lavori pratici, ma in compenso ha una capacità innata:
farli fare a chiunque altro, e pure con il sorriso.
Non era simpatica, no.
Ma una cosa la riconosco: sapeva cosa voleva.
E la voleva prima degli altri.
Per tempo. Senza stress. Senza teatrini.
Una regina con i tacchi a spillo e il comando nel sangue.
Il resto… era solo contorno.
🐓👠✨👠🐓

"Assicurati che sia uno scherzo (ma non lo è)"
Sono seduto sul trono di porcellana, banana in una mano, dignità nell’altra.
Lo sguardo perso a fissare le piastrelle come fossero mandala tibetani.
Poi, ding!
Un messaggio:
“Gentile cliente, la tua polizza auto è in scadenza. Rinnovala subito!”
Mi si stringe lo stomaco.
Il corridoio profuma di silenzi stirati e reverenza forzata.
La macchina del caffè è in pausa meditativa.
Il registro elettronico simula un blackout.
E Totonno... finge di svenire dietro il distributore.
TAC. TAC. TAC.
Eccoli. I famigerati tacchi 12.
Non servono campanelli. Non servono avvisi.
Lei è arrivata!!
Gabrielle entra in scena
insegnante di lettere, ma Vicepreside per investitura divina.
Più che acqua, sputa fuoco..
Acconciatura perfetta, camminata da passerella, completi coordinati,
la gonna che sfida le leggi della fisica e della decenza.
Dietro ogni suo passo, lo sguardo rapito e bave annesse del Dirigente,
sotto il segno dell’Ariete. Cervello: opzionale.
Lei, ufficiosamente a capo di tutto.
— “Gabrielle lo sa.”
— “La caldaia perde.”
— “Chiedi a Gabrielle.”
— “Manca il toner, l’aria, la voglia di vivere…”
— “Gabrielle ha detto no.”
a delegare.
Una smorfia. Un battito di ciglia.
E qualche valletto si alza e corre.
Persino le fotocopiatrici si mettono sull’attenti.
farli fare a chiunque altro, e pure con il sorriso.
Ma una cosa la riconosco: sapeva cosa voleva.
E la voleva prima degli altri.
Per tempo. Senza stress. Senza teatrini.
Una regina con i tacchi a spillo e il comando nel sangue.

"Assicurati che sia uno scherzo (ma non lo è)"
Sono seduto sul trono di porcellana, banana in una mano, dignità nell’altra.
Lo sguardo perso a fissare le piastrelle come fossero mandala tibetani.
Poi, ding!
Un messaggio:
“Gentile cliente, la tua polizza auto è in scadenza. Rinnovala subito!”
Mi si stringe lo stomaco.
La data? 16 maggio.
Controllo due volte. No, non ho sbagliato: oggi è il 1 aprile.
Sorrisino sospetto. Dev’essere uno scherzo.
Poi vedo la cifra.
È più alta dell’anno scorso.
E non ho fatto incidenti. Nessuna multa.
Anzi, ho rischiato di schivare pedoni che attraversavano
leggendo l’oroscopo su TikTok.
Quindi, fammi capire bene:
→ devo pagare un mese e mezzo prima,
→ per un servizio che non è migliorato,
→ ad un prezzo più alto,
→ senza aver fatto niente?
Ma io, piuttosto, vi do un massaggio sensoriale… con la motosega.
In quel momento capisco:
Non vogliono assicurare la mia auto.
Vogliono assicurarsi che io mi rincoglionisca prima di loro.
🎭 Sipario.
Chiudo il telefono, mordo la banana e sussurro:
“Se non fosse il 1 aprile… mi preoccuperei davvero.”
🍌🍌🍌
Tacchi, curve e cortocircuiti
Ore 08:03.
Totonno è già lì. Immancabile.
Seduto al suo posto come un santone orientale… ma senza l’illuminazione.
Davanti a lui, il solito biscottino (o quel che ne resta),
una tazzina di qualcosa (non è chiaro se sia caffè, tisana o vino da messa),
e la sua aria da “io so tutto ma non lo dico”.
Ore 08:04. Entra Sabine.
Un turbine di forme, fascino e solarità che fa tremare l’equilibrio ormonale dell’ufficio.
Ogni volta che passa, Totonno smette di respirare per qualche secondo. A volte si dimentica anche di fischiettare, e questo è un evento degno di nota.
Sabine si ferma davanti all’armadio dove ho appeso le frasi motivazionali.
Le legge. Sorride. E poi mi guarda.
“Questa è mia preferita: ‘Se puoi sognarlo, puoi farlo’.”
“Te l’ho lasciata apposta in vista” – rispondo.
Ride.
Totonno si rovescia mezzo caffè addosso.
Giura che è per colpa del manico storto della tazzina. Noi abbiamo qualche dubbio.
Nel frattempo, il registro elettronico va in tilt,
il dirigente annuncia l’ennesima riunione inutile, e il toner della stampante decide di finire. Di nuovo.
Ma in tutto questo caos… una cosa è certa:
la giornata ha preso una piega interessante.
E Totonno non sa ancora che questo è solo l'inizio.
🎬 Continua nella prossima pillola… o forse dietro l’angolo.
👠 👠 👠 👠 👠
“Pellets & Furbate:
ovvero come fregarti con un sorriso e uno scontrino”
C’è chi annota le spese per abitudine.
Io lo faccio come forma di meditazione zen.
E così, tra un massaggio sensoriale e un appuntamento col destino,
tiro fuori uno scontrino dal giaccone come fosse un papiro antico.
Prezzo per sacco: 6,30€.
Ma io ricordo benissimo 5,70€.
Mente fotografica, amore mio. E pure allenata.
Chiamo il negozio.
— “Ha ragione lei… ci scusi.”
E così, mi restituiranno il maltolto.
In soldi o in sacchi.
Sì, oggi ho scoperto che
non solo ti mettono nel sacco... ma usano proprio il sacco del pellets per farlo.
To be continued…
🌲🌲🌲
Tacchi, curve e cortocircuiti
Ore 08:03.
Totonno è già lì. Immancabile.
Seduto al suo posto come un santone orientale… ma senza l’illuminazione.
Davanti a lui, il solito biscottino (o quel che ne resta),
una tazzina di qualcosa (non è chiaro se sia caffè, tisana o vino da messa),
e la sua aria da “io so tutto ma non lo dico”.
Ore 08:04. Entra Sabine.
Un turbine di forme, fascino e solarità che fa tremare l’equilibrio ormonale dell’ufficio.
Ogni volta che passa, Totonno smette di respirare per qualche secondo. A volte si dimentica anche di fischiettare, e questo è un evento degno di nota.
Sabine si ferma davanti all’armadio dove ho appeso le frasi motivazionali.
Le legge. Sorride. E poi mi guarda.
“Questa è mia preferita: ‘Se puoi sognarlo, puoi farlo’.”
“Te l’ho lasciata apposta in vista” – rispondo.
Ride.
Totonno si rovescia mezzo caffè addosso.
Giura che è per colpa del manico storto della tazzina. Noi abbiamo qualche dubbio.
Nel frattempo, il registro elettronico va in tilt,
il dirigente annuncia l’ennesima riunione inutile, e il toner della stampante decide di finire. Di nuovo.
Ma in tutto questo caos… una cosa è certa:
la giornata ha preso una piega interessante.
E Totonno non sa ancora che questo è solo l'inizio.
🎬 Continua nella prossima pillola… o forse dietro l’angolo.
👠 👠 👠 👠 👠
Totonno è già lì. Immancabile.
Seduto al suo posto come un santone orientale… ma senza l’illuminazione.
Davanti a lui, il solito biscottino (o quel che ne resta),
una tazzina di qualcosa (non è chiaro se sia caffè, tisana o vino da messa),
e la sua aria da “io so tutto ma non lo dico”.
Un turbine di forme, fascino e solarità che fa tremare l’equilibrio ormonale dell’ufficio.
Ogni volta che passa, Totonno smette di respirare per qualche secondo. A volte si dimentica anche di fischiettare, e questo è un evento degno di nota.
Le legge. Sorride. E poi mi guarda.
“Questa è mia preferita: ‘Se puoi sognarlo, puoi farlo’.”
“Te l’ho lasciata apposta in vista” – rispondo.
Ride.
Totonno si rovescia mezzo caffè addosso.
Giura che è per colpa del manico storto della tazzina. Noi abbiamo qualche dubbio.
il dirigente annuncia l’ennesima riunione inutile, e il toner della stampante decide di finire. Di nuovo.
Ma in tutto questo caos… una cosa è certa:
la giornata ha preso una piega interessante.
E Totonno non sa ancora che questo è solo l'inizio. 🎬 Continua nella prossima pillola… o forse dietro l’angolo.
“Pellets & Furbate: ovvero come fregarti con un sorriso e uno scontrino”
C’è chi annota le spese per abitudine.
Io lo faccio come forma di meditazione zen.
E così, tra un massaggio sensoriale e un appuntamento col destino,
tiro fuori uno scontrino dal giaccone come fosse un papiro antico.
Prezzo per sacco: 6,30€.
Ma io ricordo benissimo 5,70€.
Mente fotografica, amore mio. E pure allenata.
Chiamo il negozio.
— “Ha ragione lei… ci scusi.”
E così, mi restituiranno il maltolto.
In soldi o in sacchi.
Sì, oggi ho scoperto che non solo ti mettono nel sacco... ma usano proprio il sacco del pellets per farlo.
To be continued… 🌲🌲🌲
"L'investigatrice"
Ore 11:07
Quando, con passo deciso e ondeggiante,
entra lei.
Occhiali sulla punta del naso
modi affettuosi e sguardo da detective.
Una presenza… ingombrante.
Nel corpo, nei modi, nei silenzi… e soprattutto nelle domande.
👩🦱 Lei (con tono casuale che casuale non è):
“Oh, senti… ma lo sai che stamattina non si è vista la collega del terzo piano?”
“E il pacco che era in corridoio ieri? Puff… sparito!”
Io sollevo appena lo sguardo dal monitor.
Inspiro pazienza, espiro zen.
🧘♂️ Io (con gentilezza chirurgica):
“No, non so nulla.
E se anche lo sapessi… non credo interessi a nessuno che non abbia il badge per entrare qui dentro.”
Ma lei non si scoraggia.
Fa un piccolo cenno del capo, il suo modo per dire “non ti preoccupare, indago lo stesso”.
👩🦱 Lei (mentre già prepara il suo piano B):
“Vabbè… io qualche domanda in giro la faccio comunque.
Sai… per capire com’è andata. Così, tra amiche.”
🦆 Paperottina, apparsa magicamente sopra il fax con lente d’ingrandimento e sguardo tagliente:
“Chi cerca il mistero negli affari altrui…
ha solo paura di affrontare il silenzio nei propri.”
🎬 Sipario.
Lei esce dalla segreteria.
Il suo profumo permane.
E anche il sospetto che la prossima volta verrà a chiederti se hai cambiato marca di penna.
To be continued…
tra investigazioni non richieste e confidenze
che non confidano nulla.
entra lei.
Occhiali sulla punta del naso
modi affettuosi e sguardo da detective.
Una presenza… ingombrante.
Nel corpo, nei modi, nei silenzi… e soprattutto nelle domande.
Inspiro pazienza, espiro zen.
E se anche lo sapessi… non credo interessi a nessuno che non abbia il badge per entrare qui dentro.”
Fa un piccolo cenno del capo, il suo modo per dire “non ti preoccupare, indago lo stesso”.
Sai… per capire com’è andata. Così, tra amiche.”
ha solo paura di affrontare il silenzio nei propri.”
Lei esce dalla segreteria.
Il suo profumo permane.
E anche il sospetto che la prossima volta verrà a chiederti se hai cambiato marca di penna.
tra investigazioni non richieste e confidenze che non confidano nulla.
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