Vivere in mezzo alla natura è sempre una magia,
anche quando non si è in forma.
Basta mettersi alla finestra - anche da dietro ai vetri - per godere
del paesaggio in continua trasformazione.
Ogni giorno non è mai come quello passato.
Non sarò mai grato abbastanza all’Esistenza per questo dono meraviglioso,
che vivo e respiro ogni giorno.
Ricordo, come fosse ieri, quando venni a conoscenza di questa casa,
grazie a un volantino nella buca delle lettere.
Ero appena stato assunto a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione, e prima ancora di finire il periodo di prova andai a fare il compromesso.
Con mia madre, che non era d’accordo.
Eppure mi aiutò lo stesso, nei primi tempi.
Fu doloroso non avere il sostegno pieno della mia famiglia, ma sentivo - già allora -che appartenevo a questi luoghi.
Pur non avendo mai vissuto in campagna da piccolo, la natura mi chiamava.
E quella, sì, fu la scelta giusta per me.
Benedico quel ragazzo tanto testardo che non venne meno alla promessa fatta a se stesso: vivere libero, in un posto che sentiva già suo, anche se ancora non lo abitava davvero.
Oggi vivo tutto questo con maggiore maturità, consapevolezza e intensità.
Perché la mia non è stata una scelta “di coppia”, fatta per seguire qualcun* o per moda.
Io ho scelto per me.
Avevo già i miei cani quando sono venuto qui, nel bosco, nella primavera del ’99.
E ne ho avuti ancora.
Compagni fedeli.
Un investimento per la vita.
Non come gli esseri umani che oggi ti dicono “ci sarò sempre” e domani… beh, sono affidabili quanto un elastico da mutanda, di quelli che non sai mai quando ti mollano. 😆
Viaggio da solo, perché è una mia scelta.
Mi piace la mia libertà, la mia indipendenza.
Perché diciamolo: vivere da soli può essere difficile…
ma vivere con qualcun* solo per abitudine lo è ancora di più.
Quando l’alchimia svanisce e il rapporto si spegne,
ci si chiude dentro una gabbia che si chiama “rassegnazione”.
Gli animali no.
Loro non tradiscono mai.
Sono fedeli. Autentici.
Ti leggono dentro.
Certo, ognun* ha il proprio animale guida: c’è chi ama i cani come me, e chi preferisce i gatti.
Ma vivere in campagna…
è una benedizione.
Il silenzio ci parla,
la natura ci educa,
gli animali ci insegnano l’essenziale.
Eppure… c’è chi, pur avendo tutto questo ben di Dio,
vive ancora nella gabbia del controllo altrui.
Chi abita tra gli ulivi ma si comporta come se lavorasse all’anagrafe del destino degli altri.
Chi conta i giorni degli altri perché ha perso il senso dei propri.
Chi colleziona gatti, ma non sa restare nemmeno un minuto in silenzio con se stesso.
Io, intanto, mi curo.
Non solo il corpo…
ma anche il confine sacro tra me e ciò che non mi riguarda più.
Mi godo questo bosco, i miei cani, la mia libertà.
Che non è un capriccio.
È una scelta. E se l’elastico delle mutande dovesse cedere…
beh, almeno non sarà mai quello a tenermi legato a ciò che non sono più.