
Questa mattina, come spesso accade, arrivato in ufficio con largo anticipo,
ho incrociato una cara amica che lavora nei paraggi.
Ha un contratto a termine che le rinnovano di anno in anno.
E' sempre un piacere vederla.
Era sincera, commossa, riconoscente,
perché forse le allungano il periodo di lavoro per un altro mese.
Ed è stato proprio quel suo sorriso a scuotermi.
Per un attimo ho pensato: "che magari agli occhi degli altri sembro ingrato.
Il mio lavoro è fisso eppure ho scelto di fare meno ore,
di guadagnare di meno pur di avere più tempo per me stesso,
per i miei progetti, per la mia libertà."
Ma subito dopo mi sono detto: "No, non sono io ad essere fuori posto.
Non devo giustificarmi."
La verità è una sola. Ognuno ha il potere di scegliere.
Ci sono scelte che si fanno per necessità, e altre che si fanno per paura.
C'è chi si rassegna alla ruota del criceto: ogni giorno identico al precedente,
in attesa delle ferie, del weekend, della pensione.
E c'è chi, invece, in un giorno qualunque, si ferma,
si guarda allo specchio e decide che in quella ruota non ci vuole più stare.
Poco dopo in ufficio, arriva il collega.. che accenna un lieve saluto
e inizia a farfugliare qualcosa a proposito del referendum.
In quel preciso momento ho percepito tutta la distanza tra la mia visione e la sua.
Una distanza che non ha nulla a che vedere con la politica, ma con il focus mentale.
C'è chi apre la giornata parlando di politica, tasse, problemi,
e chi la apre parlando di idee, sogni, progetti.
Viviamo in un'epoca in cui, mai come prima, è possibile costruirsi una realtà personale.
Internet, la tecnologia, i social, in ogni settore offre possibilità di sviluppo.
Per chi ha idee, chi ha voglia di costruire.. Non è semplice, ma è possibile.
Impegno, costanza, voglia di imparare.
Chiunque abbia un pizzico di spirito imprenditoriale
può costruirsi un futuro diverso.
Non tra dieci anni, ma adesso.
Il punto non è criticare chi ha fatto scelte diverse.
Il punto è ricordare che c'è chi la vita la subisce
e chi invece sceglie ogni giorno di viverla, con tutte le incognite del caso,
ma anche con la bellezza dell'incertezza e della scoperta.
Io ho scelto di non aspettare il sabato per sentirmi vivo.
Ho scelto di non farmi bastare uno stipendio se in cambio mi portano via l'anima.
Ho scelto la strada più faticosa ma anche più vera.
E se qualcuno leggendo queste righe si sente toccato nel profondo,
forse è perché dentro di sé sa già che la ruota non fa più per lui.
Basta solo un passo.
Il primo.
Il più difficile.
Il più importante.