Passa ai contenuti principali

In primo piano

Il valore del mio tempo

  In un mondo dove tutto sembra correre, dove i contenuti si consumano in pochi secondi e il valore si misura in clic, io scelgo un’altra via. Una via fatta di p resenza , profondità e verità . Il mio lavoro non è pensato per chi passa per caso. Non scrivo, non creo, non progetto per i curiosi. Lo faccio per chi sente . Per chi ha deciso di evolvere . Per chi vuole camminare con maggiore consapevolezza verso il proprio benessere interiore, personale e professionale. Quello che sto costruendo - libri, esperienze sensoriali, contenuti creativi che forse porterò anche qui - nasce da una visione chiara: offrire strumenti veri, sentiti, utili . Perché la crescita è un atto d’amore verso se stessi. Sì, il mio lavoro richiede tempo. Richiede presenza, dedizione, scelte coraggiose. E lo dico con fermezza: non è per tutti. di ascoltare, di aprirsi a nuove possibilità. È per chi sa che anche un libro, una frase, un rituale, può cambiare la giornata. A volte anche la vita. È per chi sceglie ...

Il vero assegno: sogni di libertà

 

“C’era una volta..
un uomo in giacca e cravatta
che urlava ordini dietro una porta chiusa.
Nella stanza accanto, un viaggiatore sedeva alla scrivania, in maglietta e nessun altro velo che lo coprisse, libero e senza vergogna. Non lavorava: dondolava sulla sedia come fosse una sdraio al sole, gli occhi chiusi e il cuore aperto.
Un collega arrivò con un foglio che brillava d'oro: un dono, un riconoscimento.
Ma un altro, in giacca stretta e mani affamate, provò a prenderlo. Per un attimo il viaggiatore lasciò fare, abituato a piegarsi. Poi, con voce ferma ma gentile, disse:
— No, non è possibile.
E in quell’istante il foglio divenne vento. Non era più denaro, ma libertà.
La sedia si trasformò in vela, e il viaggiatore capì che non aveva più bisogno di restare chiuso in quelle stanze. Davanti a sé si apriva un orizzonte nuovo, senza giacche né catene: solo la sua pelle, il suo respiro, e il sogno che lo guidava”.
Quante volte lasciamo che siano gli altri a decidere cosa fare dei nostri talenti, del nostro tempo, delle nostre energie?
Eppure, la vera ricchezza non è l’assegno che passa di mano, ma la libertà di scegliere per noi stessi.
I sogni ci ricordano questo: possiamo essere prigionieri in giacca e cravatta o viaggiatori nudi con una vela pronta a portarci lontano.
“Era solo un sogno, ma parlava di me. E forse anche di te.”
E tu? Qual è il tuo vero assegno?
Stai ancora cercando di incassare quello degli altri o hai già scelto di trasformarlo in libertà?

Post più popolari